domenica, marzo 04, 2007

Riciclaggio

Talvolta capita che durante la fase di preparazione delle recensioni musicali qualcuno inserisca un suo commento ad un CD di cui si era già parlato. Di solito sono io ad accorgermi, in quanto curo la messa in linea del materiale su web. Stavolta invece la disattenzione è stata mia: ho infatti recensito una bella compilation della Cold Meat di cui aveva già parlato LilleRoger nelle recensioni di dicembre.... Ehm... Naturalmente la mia recensione è stata tolta dal blocco di febbraio che ho appena messo in linea. Però siccome mi spiace buttare via il lavoro fatto ho deciso di pubblicarla di seguito. Non che la mia recensione sia meglio o dica di più di quella di LilleRoger, anzi: solo che fare le recensioni in questo periodo è per me complicatissimo (mi devo svegliare alle 7 il fine settimana per scrivere, perché dopo Jacopo non me ne lascia il tempo) e quindi mi dispiace aver faticato per nulla.
Insomma, eccola di seguito.

Aa. Vv. All My Dead Friends (CD – 2007, Cold Meat Industry/Audioglobe). Che la Cold Meat Industry continui a fare le migliori compilation della scena alternativa non avevo dubbi. Ogni loro raccolta si distingue intanto per la grafica curatissima ma ancora di più per la qualità delle proposte musicali: gli artisti Cold Meat non pubblicheranno sempre dei capolavori, tutt'altro, ma mai i loro lavori possono essere definiti banali o insulsi. Da non trascurare, visto che ho una predilezione per le sonorità sperimentali e industriali, queste compilation permettono anche di conoscere gli ultimi arrivi della scuderia Cold Meat e di tenere quindi d'occhio dei nuovi nomi. Il buon Roger Karmanik, patron della label svedese, ha deciso di impostare All My Dead Friends sul tema "funerario": naturalmente per il booklet si è scelta una grafica nera ma soprattutto ogni gruppo viene presentato con un breve epitaffio. 15 sono le band qui incluse, che presentano brani in larga parte inediti. Non ci sono i nomi ultra-famosi della famiglia Cold Meat (es. Raison d'Être, Deutsch Nepal, Ordo Rosarius Equilibrio o Brighter Death Now) e questa tutto sommato è una buona scelta visto che in questo modo si è dato maggiore spazio a gruppi meno conosciuti. Non mancano comunque le band già note ai fan dell'etichetta, come Coph Nia, Atrium Carceri, Rome (la "new sensation" della Cold Meat), Stormfågel, Beyond Sensory Experience e gli italiani All My Faith Lost e Medusa's Spell. Musicalmente il CD è piuttosto interessante e l'acquisto è consigliato a scatola chiusa agli appassionati di dark ambient, industrial e sonorità eteree (ormai la Cold Meat è diventata un punto di riferimento anche per il genere "heavenly voices"). Il miglior pezzo della compilation è a mio avviso "A la faveur de la nuit" di Rome, un brano già presente in altra versione nel suo ottimo CD Nera: senz'altro Jérôme Reuter, la mente del progetto, è il vero "enfant prodige" della scena neo-folk, uno dei pochi artisti che gravitano in questo genere capace di produrre lavori interessanti e non ripetitivi/noiosi. Belle le performance di Medusa's Spell e soprattutto degli All My Faith Lost, i primi che coniugano le atmosfere eteree in un contesto oppressivo e inquietante, mentre i secondi scelgono la via della malinconia e propongono un brano elegante e struggente. Molto interessante, sempre su toni dolci e malinconici, la proposta di Decadence, mentre l'oscurità cala inesorabile con "Crawl Into Dread's Labyrinth Act 1" di Hrafn, un brano che è quasi una summa dell'estetica Cold Meat (dark ambient, industrial, ritmi marziali, melodie malinconiche): non è un caso quindi che la sua durata (oltre 10 minuti) sia superiore a quella di ogni altro pezzo qui presente. Bellissimo anche il brano di Stormfågel, con una melodia vocale davvero toccante. Infine Pimentola può con difficoltà essere definito un esordiente, visto che produce musica da oltre dieci anni, ma è l'ultimo acquisto di casa Cold Meat: ottimo davvero il suo brano "Psychopompos" che coniuga una struttura ritmica incalzante, che potrebbe funzionare bene anche nei dancefloor, ad atmosfere marziali e solenni. Non c'è spazio per citare tutti i nomi del CD ma vale la pena sottolineare che non c'è un solo brano brutto. Inoltre segnalo che di All My Dead Friends sono state stampate solo 2.000 copie: ragione in più per affrettarsi nell'acquisto.

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