domenica, dicembre 17, 2006

Playlist 2006!!!

Sul sito di Ver Sacrum è possibile votare la Playlist 2006 in questa pagina. Si possono scegliere fino a 3 CD, 1 film, 1 concerto e un libro. Non è necessario indicare ogni preferenza ma basta specificarne una sola (esempio solo un CD). C'è tempo per votare fino al 30 di dicembre. I risultati, insieme alla Playlist della redazione, saranno pubblicati nei primi giorni del 2007.

Parlando della Playlist della redazione, quest'anno sinceramente non ho ascoltato tantissime cose indimenticabili, e non ho avuto alcuna difficoltà a selezionare i primi posti delle mie preferenze musicali (che non vi svelerò naturalmente fino al 2007...). Parlerò invece di ciò che non comparirà nella mia playlist.

Intanto sono rimasti fuori con dispiacere Meds dei Placebo, Apocalips di Ordo Rosarius Equilibrio e Skyshaper dei Covenant, tre album che mi sono piaciuti molto. Non male, ma non abbastanza per essere mai state delle vere scelte per la mia playlist, sono poi gli album Yes, Virginia dei Dresden Dolls, Infernal Affairs degli MZ412, Broken di Letum e Armageddon gigolo degli Spiritual Front. Songs for a widow degli Unto Ashes mi è piaciuto ma non mi ha convinto fino in fondo: mi sono ripromesso di riascoltarlo per bene prima di votare per la playlist ma non ne ho avuto ancora il tempo. Per ora rimane fuori. Sebbene non sia proprio "trippa per le mie fauci" devo anche parlare molto bene di The great cold distance dei Katatonia, un album che mi ha sorpreso positivamente al contrario dei CD precedenti del gruppo. Naturalmente bravissimi i Qntal con il loro Silver Swan sebbene non si tratti per me di un lavoro all'altezza dei primi 3 album del gruppo: l'aver abbandonato così tanto l'elettronica non ha giovato a mio avviso alla loro musica.

I CD che invece per vari motivi mi hanno deluso sono Bind, Torture, Kill! di Suicide Commando, che a parte il singolo "Godsend" ho trovato in generale un po' privo di mordente, di quell'energia speciale che rendeva insuperabili i suoi album precedenti. Abbastanza loffio è per me Exile Paradise degli In Strict Confidence e con questo giudizio rischio di aver compromesso l'amicizia decennale che mi lega a Candyman (Giorgio, dai, lo sai che ti voglio bene!). Decisamente deludente, seppur non manchino degli ottimi pezzi, è Black holes and revelations dei Muse, che sembra si stiano avviando a diventare i Queen del 2000 (per inciso, i Queen li ho sempre detestati). Brutte e burine, con qualche eccezione, sone le canzoni di The open door degli Evanescence: dal gruppo non mi aspettavo certo un capolavoro ma almeno un album piacevole e divertente come Fallen.

Infine, ad Amburgo non ho potuto non prendere Sonic diary di Apoptygma Berzerk (che presto sarà recensito sul sito di Ver Sacrum), un gruppo che ho molto amato ma che ultimamente è decisamente (s)caduto nella mia considerazione. Si tratta di una raccolta di cover con diversi brani inediti. Ho sempre pensato che Stephen Groth nelle cover dia il meglio di sé e infatti un buon 70% del disco non è niente male. Molte delle cover tra l'altro le avevo già nelle varie uscite ufficiali di Apop (tranne le seppur ottime "Cambodia" e "Shine on" visto che You and me against the world mi sono rifiutato di acquistarlo). Pessime sono le riprese dei Keane e dei New Order fatte per l'occasione, così come brutta da morire è "Who's gonna ride your wild horses", già orrenda nella versione originale degli U2. Un po' tamarra ma riuscita "Coma white" dei Marilyn Manson. Assolutamente strepitoso il resto eccetto..... l'ultimo brano nella scaletta del CD, ovvero un remix di "All tomorrow's parties" con la voce di Nico. Si tratta di un brano pubblicato dalla Cleopatra qualche anno fa in una delle sue tante compilation (la Cleopatra andrebbe oramai chiusa facendo intervenire i caschi blu dell'ONU!). La povera Nico sicuramente si sarà rigirata più volte nella tomba! Un obbrobrio vero e proprio! Fortunatamente a seguire come "ghost track" c'è "Nothing else matters" dei Metallica, a mio avviso la più bella cover mai fatta da Apoptygma, e la cosa mi ha ritirato su il morale. Giudizio complessivo sul CD? Un bel dischetto divertente, che mi ha fatto molta compagnia nelle 7-ore-7 di strada da Pisa a Potenza. Da qui a citarlo nella playlist comunque ce ne corre.....

P.S.: purtroppo non sono riuscito ad andare a vedere Bahntier a Firenze. Sembra quasi una maledizione ma non sono mai riuscito ad assistere ad un suo concerto......

martedì, dicembre 12, 2006

Hamburg ist wunderbar!

Amburgo è una città che ha riservato tante belle sorprese. I suoi bei palazzi risparmiati dalle bombe (o frutto di oculati restauri che in Italia ci dimentichiamo), i suoi canali, le evoluzioni architettoniche nei nuovi quartieri, danno ad Amburgo una personalità che normalmente le grandi città in Germania non hanno.

Per non parlare poi della vita culturale! Dirò tra breve del concerto dei Laibach. Nello stesso locale (Markthalle) nel giro di una settimana sono passati gli Âme Immortelle, i Corvus Corax (che colpevolmente ci siamo persi!), i già citati Laibach più un mini-festival metal/hard-core con i Sick of it all e un'altra manciata di gruppi!

Da segnalare anche i musei della città: sono riuscito a visitare solo la Kunsthalle dove oltre ad una collezione permanente piena di roba bellissima (in particolare il settore dell'arte contemporanea con opere di Jannis Kounellis, Richard Long, Georg Baselitz, ...) c'erano due mostre. Una era proprio adatta alla Ver Sacrum di carta, essendo dedicata a Caspar David Friedrich. La seconda era un'interessante rassegna delle tendenze dell'arte contemporanea in Cina. Piena di cose forse un po' naif ma anche di opere sorprendenti.

I Laibach.... concerto davvero stupendo. Presto (chi ha riso?) pubblicherò la recensione sul sito. Per ora mi limito a dire che il set è stato diviso in due parti: una di circa un'ora in cui è stato presentato quasi per intero Volk, seguendo l'ordine dalla scaletta del disco. Volk l'avevo sentito poco e non mi aveva fatto una grandissima impressione. Devo dire che in concerto invece le canzoni mi hanno conquistato totalmente, e infatti il giorno dopo sono andato subito a comprarmi il CD. Sono state riproposte in arrangiamenti diversi, con molti inserti cantati da una bravissima vocalist e le parti di archi e di strumenti a corda rifatti al pianoforte.

C'è stata poi una seconda parte in cui sono entrate due avvenenti coriste addette anche alle percussioni, in pratica la versione industrial-marziale delle "veline" dei Blutengel (molto più brave e carine delle "cosiddette" coriste dei Blutengel...). Qui sono state proposte sei canzoni con un bel ritmo electro-industrial (5 da Wat più "Alle gegen alle" da NATO). I pezzi storici (su tutti le cover di "Leben.." e "Jesus Christ Superstar") si sono sentiti solo in un remix finale su cui il gruppo ha salutato il pubblico (mentre nei due schermi sul fondo del palco comparivano i "titoli di coda" del concerto).

Il pubblico, numeroso ma senza che la Markthalle fosse stracolma, ha apprezzato molto e ha letteralmente assaltato a fine concerto il banchetto del merchandising. Non perdetevi l'ormai imminente concerto italiano dei Laibach a Bologna (se ce la faccio, visto che passerò i prossimi giorni in trasferta di lavoro, il venerdì invece vorrei andare a Firenze a vedere Bahntier)! Chi volesse dare un'occhiata alle foto del concerto (e a qualche scorcio di Amburgo e Lubecca) può visitare la mia pagina su Flickr.

mercoledì, dicembre 06, 2006

In partenza per Amburgo

Ultimato un po' di lavoro "vero" e smistata qualche mail "versacra" (tra cui una a Maurizio Fasolo per la ormai imminente intervista ai Pankow), mi rifaccio vivo in supervelocità sul blog. Giusto il tempo di una veloce capatina visto che domani mattina Marzia/Mircalla ed io partiremo per Amburgo.

Al ritorno non mancheranno dei commenti. Intanto preannuncio che il 7 sera alla Marktalle suoneranno i Laibach che non ho proprio intenzione di perdermi (a fianco una mia foto del loro concerto di Prato del 2003). Il loro ultimo disco Volk lo devo ancora digerire.... Magari domani lo ascolterò in aereo sul mio iPod.

Devo chiudere... la batteria del mio Powerbook e agli sgoccioli. A presto!